top of page

MOSE' THERAPY ovvero

STORIA DI UNA PSICOTERAPEUTA E DI CAVALIERS di Renata Dal Pozzo

 

In una ricerca del 2012 ("Empathic-like responding by domestic dogs - Canis familiaris - to distress in humans: An exploratory study"), ad opera della psicologa comportamentista Dott.ssa Deborah Custance e pubblicata sulla rivista “Animal Cognition” condotta dall’ University of London Goldsmiths College, si è dimostrato, che i cani sono ipersensibili alle emozioni umane e quando avvertono la sofferenza entrano in empatia.

“L’Empatia copre una vasta gamma di fenomeni, compresi quelli detti di empatia cognitiva, che coinvolgono meta-rappresentazioni di contagio emotivo derivanti da riflessi innescati automaticamente. Per studiare l'empatia nel cane domestico è stato adattato un protocollo sperimentale utilizzato precedentemente in una ricerca sui neonati umani. I cani posti di fronte al loro proprietario e a un estraneo si orientavano verso colui che esprimeva sofferenza, piuttosto che verso colui che stava parlando o canticchiando. (...) Erano in grado di lasciare la loro fonte di conforto, il loro proprietario, per rivolgere le proprie attenzioni all'estraneo annusandolo, strofinandosi e leccandolo. Il Modello di risposta comportamentale dei cani era dunque coerente con un’espressione di preoccupazione empatica, interpretata come contagio emotivo. Si è visto inoltre che tale fatto può essere rafforzato da un apprendimento educativo in cui i cani vengano premiati quando si avvicinano a compagni umani in difficoltà."

 

"Il sentimento per i cani è lo stesso che nutiamo per i bambini, è della stessa qualità.

Differisce nel fatto che in esso non vi è ambivalenza, non vi si riscontra alcuna resistenza."

                                                                                       Sigmund Freud -

Dal 2001 Renata Dal Pozzo

utilizza Cavalier King Charles Spaniel nella sua attività di Psicoterapeuta.

Questa la sua testimonianza.

 

Tredici anni fa studiai a fondo questa razza, per poterla eventualmente inserire nella quotidianità del mio lavoro che si sviluppa fondamentalmente con gli adulti. Desideravo un cane che fungesse da "oggetto transizionale" all'interno della relazione terapeutica.

Basta guardare il loro musetto per rimanerne catturati, suscitano grande tenerezza e desiderio di coccole, è una razza che non conosce aggressività e il contatto affettivo, fiducioso e aperto viene messo in primo piano.

Ecco proprio sul bisogno di contatto mi vorrei soffermare, elemento fondamentale e importantissimo all'interno di ogni relazione, ancor più in quella terapeutica. Contatto fisico, contatto visivo e contatto emozionale ... praticamente un cavalier esprime tutto ciò che di positivo riguarda la comunicazione non verbale - comunicazione più primitiva e significativa che si manifesta nell'uomo: la sua relazione con l'animalità.

I cavaliers hanno molto bisogno di contatto, lo richiedono in tutti i modi, praticamente lo inducono guardandoci come un bambino piccolo curioso di fronte al mondo. Non alimentano alcuna paura anzi, facilitano col'espressione di sè,  il piacere di relazionarci con loro.

Iniziò così, tredici anni fa, la mia avventura con questa razza, il mio primo travolgente incontro fu con Miss Margareth ...

Maggie per gli amici e i pazienti ... Meghina per i bambini ... Ma gli anni passano …

Da un po' di tempo cercavo una continuità con Maggie per i miei pazienti e per me: l'ho trovata in Mosè. Tutti erano preoccupati, inclusa la sottoscritta, su come l'avrebbe presa … ma ora vi posso dire che il piccolo crescerà con una guida saggia e paziente.

Lui la segue attento e premuroso: una particella di un'anima che si riconosce in un'altra.

Therapy                                                                                                                                   Mosè, Maggie e Renata

Mosè e le sue prime 1000 ore di Psicoterapia.

Primo anno

 

Per lui, cucciolo, è stato un gioco.

Per lei, anziana, è stato un sollievo passare il testimone perché non ce la faceva più.

Lei gli ha insegnato ad accogliere i pazienti e a relazionarsi in base alla loro soggettiva disponibilità, gli ha insegnato ad accompagnarli fino al cancello per salutarli con un ultimo sguardo, quando se ne fossero andati. Gli ha insegnato a stare sotto la scrivania a sonnecchiare consumando l’attesa, gli ha insegnato a stare spalmato quando ce ne fosse bisogno, sul corpo del paziente come un caldo cuscino.

Mosè è un cane molto sensibile, orientato naturalmente “all’abbraccio”. Lui ti abbraccia.

Più cresce e più lo alleno a sintonizzarsi nelle emozioni.

Maggie faceva tutto ciò con la grazia, la pazienza e l’eleganza di una vera signora, Mosè lo fa con l’irruenza del maschio, perché devo dire, lui è proprio maschio a tutto tondo.

Oggi a distanza di un anno, le nostre dinamiche sono cambiate: lui è premuroso e protettivo verso Maggie, soprattutto quando è in difficoltà, per la precisione noi siamo le sue donne, e lui non ci perde d’occhio.

Disponibile per Accoppiamenti

Nato il 4 Luglio 2014

Test result: Patella: 0/0 - Heart: A  - Eyes: All Clear - DNA EF: Clear - DNA CC/DE: Clear 

bottom of page